melinda se ne infischia: incontrala nel blog!


il progetto
luglio 5, 2007, 7:45 am
Filed under: Comunico le mie emozioni!

Comunicare

voci, storie, suoni e spazi

2007 – 2009

è un progetto musicale, teatrale, ma anche di lettura e scrittura, che prende spunto dal lavoro narrativo sfociato nel romanzo Melinda se ne infischia di Daniele Dell’Agnola (prefazione di Dario Vergassola, Edizioni Infinito, Roma 2008)

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Cosa dicono di Melinda?

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“Dalla Svizzera […] qualcuno sembra sia capace di lanciare un ponte tra le due sponde opposte della cattedra: un genio pontiere. Daniele Dell’Agnola, di professione insegnate, e Melinda, 17 anni, studente, parlano la stessa lingua, una lingua inventata, un esperanto, o meglio un codice, attraverso il quale è possibile decrittare che cosa passi per la testa di un ragazzo.” [dalla prefazione di Dario Vergassola]

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“Melinda se ne infischia è divertente, originale, diverso da tanti altri libri […] “Il linguaggio mi sembra il vero punto forte di questa storia” [Giulia Fretta, responsabile Fiction TSI, intervento del 17 maggio in occasione dell’uscita del libro nella Svizzera italiana]

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“I ragazzi ticinesi di Dell’Agnola, […] ci dimostrano invece che un bel romanzo sui nostri giovani può essere scritto con successo anche in Ticino: e questi nostri ragazzi ticinesi, grazie alla penna di Daniele, sanno essere anche nobili… ” [Sergio Roic, settimanale “EXTRA” – “Corriere del Ticino”, nro 21, 24 maggio 2008, pagina 12]

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“I personaggi del suo libro, già. Dell’Agnola restituisce agli adolescenti la libertà, quindi la dignità, di esistere ancora come magnifiche e portentose creature capaci di rifondare mondi con la fantasia e, cosa ben più straordinaria, capaci di inventare un linguaggio per descriverli e nominarli. Ma il merito va innanzitutto a chi rispetta e sa capire queste giovani vite, e cioè l’autore di un libro che ci ricorda, anche divertendoci, come le avventure minime e i sogni di una 17 enne siano – ci piace illuderci – la civiltà. Sta qui il valore umano e linguistico (in una parola letterario) di Melinda se ne infischia [Damiano Realini, capo redazione cultura, quotidiano “La Regione Ticino”]

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In questo nostro spicchio di terra (la Svizzera italiana) spesso prevedibile nelle sue stizze, rissosi umori, Daniele Dell’Agnola è una vera scoperta. Non appartiene ai romanzieri che io conosco in Ticino (ce ne sono di ottimi, ma sono un po’ tutti prevedibili). […] Con la sola parola “tenerezza” potrei riassumere questo libro, che attinge dalla mente di un’adolescente (a volte terribilissima!) desideri, idee. Ed è zeppo di trovate linguistiche, di stile e di spirito genuinamente giovanile. Uno stile direi sperimentale [Eros Costantini, LA FABBRICA, Losone-Locarno, 6 giugno 2008]

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Melinda se ne infischia è un’opera adatta a lettori giovani e adulti, sia per il particolare carattere narrativo, sia per il più profondo messaggio educativo. Il romanzo di Dell’Agnola è davvero… antilugubre [Patrick Stopper, Melinda per un mondo vivibile, in “Corriere del Ticino”, cultura, sabato 19 luglio 2008.]

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Con questo romanzo Daniele Dell’Agnola osserva e descrive il mondo giovanile in modo sensibile e convincente […] lo fa con garbo, usando una lingua nuova, ricca di contaminazioni, dai termini inventati alle citazioni letterarie. Per amare Melinda bisogna essere come l’autore, bisogna ricordarsi come si era, o almeno provarci. [Elena Antonini, Il mondo secondo Melinda, in “La città”, periodico della città di Lugano, 15 settembre 2008, p.53.]

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Interviste e recensioni (Raitre, Radio Montecarlo, Radio Zeta, Corriere, …)

http://storiesuoni.wordpress.com/recensioni-interviste-da-maggio-2008/

http://storiesuoni.wordpress.com/interviste-tv-radio-incontri/

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L’intervista a cura di Andrea Rigazzi di Rete tre (rtsi) per “Baobab” del 25 giugno 2008 (podcast – Babobab – scarica trasmissione “Melinda se ne infischia) non è attualmente disponibile on-line, così come il reading curato da Sarah Tognola per la Rete uno (rtsi) trasmissione MEGASCIALLO del 14 maggio.

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REPORTAGE a cura di Lorenza Storni sul progetto teatrale nato attorno alla storia di “Melinda”, “A teatro con Melinda”, in “Illustrazione ticinese”, lunedì 1 settembre 2008. Fotografie di Remy Steinegger.

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Cosa diciamo di questo progetto?

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Attraverso diverse attività (teatro, realizzazione di filmati, incontri) vogliamo stimolare gli adolescenti a comunicare per valorizzare gli aspetti positivi di sé, per dare uno spazio di qualità alle relazioni con i coetanei, i genitori, i docenti, la scuola, per vivere esperienze emotivamente positive, per migliorare la gestione dei conflitti.

Daniele Dell’Agnola ha lavorato, a partire da settembre 2007, con un gruppo di tredici adolescenti che hanno seguito un doposcuola dedicato al teatro (scuola media di Giornico, Cantone Ticino, Svizzera). Prendendo alcuni spunti dal romanzo melinda se ne infischia, si è cercato di cogliere i problemi sollevati dalla protagonista, una diciassettenne molto particolare. Il percorso è sfociato nella messinscena di un testo teatrale, in scena giovedì 12 e venerdì 13 giugno 2008. (Clicca qui per leggere uno dei contributi apparsi sulla stampa)

Nello stesso istituto sono state coinvolte delle associazioni che si occupano di problemi giovanili (Radix Svizzera italiana) che hanno incontrato i ragazzi dell’ultimo anno (quindicenni) per stimolare un lavoro che ha preso una sua dimensione autonoma sul tema del conflitto. Il percorso è stato seguito dalla docente di sostegno pedagogico Samantha Rinaldi e dall’operatore di Radix Gabriele Bertoletti. Da questi incontri sono nati

  • una rete di testi scritti dai ragazzi sul tema del conflitto (cfr. Melindario),
  • un filmato realizzato dalla classe IVa dal titolo Un modo semplice… per rovinarsi la vita (montaggio e riprese filmate curate da Ivan Bonfanti, regia e cura dei testi di Daniele Dell’Agnola),
  • una mostra preparata dalla IVC (seguita da Patrick Bulgheroni),
  • una serie di scenette provocatorie ideate dalla IVB (seguita da Tarcisio Ostini)

Il progetto non si ferma qui: la vesione teatrale di Melinda se ne infischia sarà in scena, nel 2009, tra il 3 e il 5 maggio, a Marano – Modena (Italia) al festival europeo teatro ragazzi. Un’esperienza unica per una ventina di adolescenti.

Melinda se ne infischia al "festival teatro marano modena"

Segnaliamo un’idea nata all’esterno dell’istituzione Scuola: durante l’estate 2008 è iniziato un progetto di letture e musiche in collaborazione con l’attrice Ioana Butu, il clarinettista Marco Santilli e con il sostegno di Filippo Lafranchi (violoncello) e Gianni Masotti (batteria). Lo spettacolo, della durata di 45 minuti coinvolge anche Marco Scesa, che dipinge alcuni personaggi del romanzo dal vivo, Giada Walzer che legge un suo testo sul tema del disagio giovanile (vedi Melindario…) e brevi scene tratte dal romanzo recitate da adolescenti. Melinda se ne infischia partecipa a diversi festival letterari, ha inaugurato di fronte a più di 400 persone, il 15 novembre 2008, il 21° Festival internazionale del cinema giovane Castellinaria, a Bellinzona. Le musiche sono composte da Dell’Agnola e a primavera 2009 uscirà un CD con la colonna sonora ispirata alla storia di Melinda in collaborazione con Marco Santilli (www.marcosantilli.com).


Questo blog vuole essere un punto di incontro, spazio libero alle voci dei lettori, degli adolescenti. La testata è stata disegna dall’artista Marco Scesa, i disegni tratti dal romanzo sono di Serena Rossi.



il libro
luglio 4, 2007, 8:36 am
Filed under: Comunico le mie emozioni!

Melinda se ne infischia è un romanzo


In tuttissime le librerie da giugno 2008: prima ristampa (4 settembre 2008)!

“Melinda” ha ispirato un progetto musicale e teatrale

Leggi e ascolta le recensioni e le interviste

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Prefazione

di Dario Vergassola

Da qualche anno conservo chiuso in un cassetto l’idea di un romanzo sulla scuola: un romanzo giallo che parla di insegnanti precari, di studenti pelandroni e, principalmente, della crisi di un’istituzione che, fino a quarant’anni fa, in Italia, godeva della più alta considerazione, al punto che il maestro era figura inclusa nella élite cittadina, insieme al notaio, al dottore e al Prefetto. Poi c’è stato il ’68, i decreti delegati, le okkupazioni degli Anni Ottanta, e i vari tentativi di riforma che hanno, in modi diversi, allontanato sempre più l’insegnante dallo studente, a meno che – certo – quest’ultimo non si improvvisi regista, con il suo videofonino…

Dalla Svizzera, però, qualcuno sembra sia capace di lanciare un ponte tra le due sponde opposte della cattedra: un genio pontiere. Daniele Dell’Agnola, di professione insegnate, e Melinda, 17 anni, studente, parlano la stessa lingua, una lingua inventata, un esperanto, o meglio un codice, attraverso il quale è possibile decrittare che cosa passi per la testa di un ragazzo. Grazie alla sua capacità di traduttore simultaneo adulto-adolescente e adolescente-adulto, Dell’Agnola riesce a renderci vive e vivibili le psichedeliche sfumature del mondo inventato di Melinda, una Pippi Calzelunghe ma dei giorni nostri, per questo con una vita molto più complicata della sua coetanea svedese degli Anni ‘70. E così anche quelli come me che hanno figli riescono a capire che i ragazzi sono quello che anche noi eravamo, e forse siamo ancora. Leggere Melinda se ne infischia diventa, quindi, un efficace ripasso di una materia che, forse, ci siamo dimenticati: la Cresciologia.

E se chiedessimo all’autore: “Ma chi è questa Melinda?”, forse ci risponderebbe: “Melinda c’est moi!”

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Prologo

Romanzo di Daniele Dell\'Agnola

<<Ve lo dico subito. Mi chiamo Melinda, ho 17 anni e nella mia vita ho inventato tre parole, quattro espressioni complesse, ho realizzato un manifesto di condotta personale e ho scritto questa bellissima storia. “Lugrubemondo”, “trescissima” e “spatacco” rappresentano bene le mie emozioni semplici. “Sono zero zerissima”, “lugubremondoschwarzenegger”, “che spatacco di ghignate” e “lui è un tipo nulla-sinapsi” esprimono concetti più intricati, cioè … quando non sai spiegare le cose con altre parole. Il manifesto ideologico? Eccolo: non sono un’alternativastra tipicamente infastidita da chi ha i soldi, non voglio per forza essere simpatica a qualcuno e detesto i gagà, ovvero i tipici…

prendo il respiro e poi ve lo dico…

bellimbusti-elegantoni-damerini-zerbinotti-camicettabella-maglioneboutique e cremina antirughe; mi lavo, sogno e sono estremamente realista; sembro di sinistra, ma non lo sono; non sembro di destra e non vorrei mai esserlo, leggo baleniere di libri e poi li cito nel mio melindario, un cahier degli appunti. Riservo la possibilità di smentire ogni frase e concetto contenuti nel manifesto ideologico. Un’ultima cosetta: quando racconto le storie non faccio mai riferimenti a cose o persone reali. C’è una generica scuola superiore, che frequento, dei generici compagni, conoscenti, che chiamo con nomi generici. Le uniche cose vere sono i libri che ho letto, la musica che ascolto, la mia bicicletta, che si chiama Elettra e infine le mie bambole (Vera Bella e Vera Bestia). Sono nata nella Svizzera italiana. Io l’ho detto, quindi prima di iniziare a leggere questa bellissima storia pensateci su. (In realtà gli anni sono 16, ma mi fa comodo aggiungerne uno.) (Se ridete per le mie bambole siete stronzi.)>>

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Se n’è parlato anche su

“Bulli veri e pupe virtuali”, Daniele Dell’Agnola ospite di RaiNews24/Raitre

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il romanzo di Daniele Dell\'Agnola è uscito a maggio 2008

l’autore